fotografia contemporanea in marmilla 2020/2022

Il Consorzio di Comuni due Giare e l’Associazione culturale Su Palatu Fotografia promuovono l’organizzazione di un progetto a medio termine che prevede una serie di campagne fotografiche da realizzare nei singoli comuni del Consorzio da giovani selezionati da Su Palatu Fotografia attraverso una rete europea di contatti curatoriali.
I curatori per l’anno 2020 sono Sonia Borsato e Salvatore Ligios.

I COMUNI COINVOLTI PER IL 2020
ALBAGIARA - CURCURIS - POMPU - VILLA VERDE


CURCURIS 03/10/ - 08/11 2020
Esposizione vie del centro storico

PER I SENTIERI DOVE CRESCE L’ERBA
Mario Saragato

….Un luogo semplice e ameno, dove lo spazio e il tempo rendono la persona che lo attraversa piccola e indifesa, e l’abitato un nido sicuro che emana fiducia e protezione. La ripetitiva posizione centrale del soggetto dentro l’inquadratura è ovvia: a lui e solo a lui è affidato il compito di agire e determinare le azioni future. Un compito e allo stesso tempo una condanna. Si vive la sensazione di essere immersi dentro il precario equilibrio tra natura e cultura; e allo stesso tempo il dilemma di come spendere questa eredità che sta nelle nostre mani…. [estratto dal testo di Salvatore Ligios].

BIO Mario Saragato
È nato in Sardegna, il luogo dove probabilmente morirà. La sua produzione inizia nel 2011 con la pubblicazione del libro Sputeremo sulle vostre tombe dedicato al mondo degli ultras. I suoi lavori affrontano diverse tematiche: dagli scacchi (Zugzwang, 2012), alla tessitura (Un battito e poi il successivo, 2013), passando per progetti di stampo più intimo e personale caratterizzati da un'attenzione particolare per la fotografia di ricerca (Io lui lei, 2014; Un giorno lento, 2015; Cinque giorni imbecilli, 2016; Sa petta su sambene sa molte, 2017; Non ho tempo, 2018). Nel 2019, dopo la pubblicazione con Chiara Cordeschi del libro Tetralogia dell’amore perduto, crea ad Aggius il Museo dell’Amore Perduto.

CURCURIS è un comune di 299 abitanti della provincia di Oristano. Il centro attuale sorse in epoca medievale. Appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Usellus. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano. Nel 1927 divenne frazione di Ales, per poi recuperare la propria autonomia nel 1979.


VILLA VERDE 10/10 - 15/11 2020
Esposizione vie del centro storico.

FRAMMENTI A MEMORIA
Valentina De Santis

….Il lavoro può essere considerato come uno stringato diario personale e intimo: le venti immagini in esposizione sono prelevate da una raccolta di scatti di oltre mille inquadrature. La fotografa si è preoccupata di fermare sensazioni e sentimenti provati mentre documentava il piccolo territorio assegnatole. Un’improvvisa ricchezza di spunti, dettagli, rimandi a storie e fatti intrecciati a vite locali: un universo mitologico da rimanere quasi storditi….[estratto dal testo di Salvatore Ligios].

BIO Valentina De Santis
Nasce a Roma nel 1990. Diplomata in Grafica pubblicitaria presso il primo Liceo artistico di Ripetta a Roma, prosegue il percorso formativo presso l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata (ISFCI) di Roma. Seguendo i propri interessi nella fotografia di reportage e d’autore viene seguita da esperti del settore come Dario Coletti, Ottavio Celestino, Angelo Cricchi e Maurizio Valdarnini. Nel 2017 consegue una formazione fotografica specifica e approfondisce lo storytelling con la photoeditor Carla Rak e il fotografo Gaetano Di Filippo. Attualmente lavora e vive a Roma, segue le classi di reportage e fotogiornalismo come assistente presso l’ISFCI, collaborando con associazioni su tutto il territorio nazionale.

VILLA VERDE (Bàini in sardo) è un comune di 310 abitanti della provincia di Oristano. Villa Verde assume questa denominazione dal 1954, ma fu denominato prima Bànnari poi dal 1868 Bànnari d’Usellus (già Comune autonomo dal 1861 al 1927, poi venne aggregato ad Usellus). È situato nell’area geografica denominata Alta Marmilla, sul versante N.O. del Monte Arci.


ALBAGIARA 17/10 - 22/11 2020
Esposizione vie del centro storico

IL TEMPO DEL TEMPO NON NATO
Gianmarco Porru

….I due estremi che Tiresia incarna vengono concretizzati da Porru in queste due figure simbiotiche – maschile e femminile, bianco e nero – di una bellezza insolita, destati dal ventre stesso della terra come sospinti da un richiamo che li muove dalla campagna verso il paese, dalla natura verso la cultura, in un percorso di scoperta e autoaffermazione….[estratto dal testo di Sonia Borsato]

BIO Gianmarco Porru
È nato a Oristano nel 1989, vive e lavora a Milano. Si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e parallelamente ha portato avanti la formazione nel campo del teatro. Nel 2020 ha partecipato a BACK_UP, Fondazione Nivola (NU). Nel 2019 è stato selezionato per il programma di formazione Q-Rated La Quadriennale di Roma presso il Museo MAN (NU) e per il laboratorio del Teatro Valdoca diretto da Cesare Ronconi Per contentezza e per mistero (PG), partecipa a Teatrum Botanicum, PAV (TO) dove presenta una nuova versione della performance Senza Titolo (molto vicino al cielo), sempre nel 2019 ha presentato Maledetta presso tspace (MI). Nel corso del 2018 è stato in residenza presso il PAF - Performing Art Forum (FR) e presso Viafarini (MI) dove ha lavorato alla performance Senza Titolo (molto vicino al cielo), opera prodotta dal MIBACT Direzione Generale Spettacolo presentata presso la Cappella Portinari (MI). Sempre nel 2018 la performance Senza titolo (di una ordinaria magia), è stata presentata in occasione di Furla Series #01; È il corpo che decide, a cura di Marcello Maloberti, presso il Museo del Novecento (MI). 

ALBAGIARA è un comune di 253 abitanti della provincia di Oristano. In passato fu denominata Ollastra Usellus (già comune autonomo dal 1861 al 1927), per essere poi aggregata ad Usellus. Riacquistò l’autonomia nel 1959 con la denominazione di Ollasta, poi mutata in Albagiara nel 1964. La sua economia si basa sulle attività agricole (oliveti) e sulla lavorazione del legno.


POMPU 24/10 - 29/11 2020
Esposizione vie del centro storico

LO SGUARDO ACCOGLIENTE
Emanuela Meloni

….Come una cacciatrice armata solo dei suoi occhi, gli gira intorno, paziente, attendendo il suo stesso rivelarsi. Adopera la fotografia come rito sciamanico che unisce terra e cielo, che rende concreto l’astratto e visibile l’invisibile; fotografia che registra il nostro attraversamento perché quello che cerca non è l’ovvietà turistica, vuole l’epifania, la rivelazione; la compiuta manifestazione del sé in un contemporaneo proteso verso il suo stesso declinarsi….[estratto dal testo di Sonia Borsato]

BIO Emanuela Meloni
Nasce a Cagliari. Dopo due anni di studio in Scienze Politiche presso l’Università di Roma 3, si laurea in Filosofia presso l’Università di Trento. Nel 2008 si interessa di fotografia seguendo una troupe di documentaristi che girano un film sull’ultima miniera di carbone d’Italia, la Carbosulcis di Nuraxi Figus. Dopo diversi workshop e collaborazioni nel 2012 è ammessa all’École Nationale Supérieure de la photographie di Arles, Francia, dove si diploma, nel 2015, con la menzione della giuria. Tra i temi che segue e sperimenta visualmente e plasticamente, primo tra tutti persiste il paesaggio inteso come una soglia: un luogo fisico e mentale di relazione – travagliata, complessa – e apparizione, di andate e ritorni, d’intimità e memoria. Segue poi un’indagine sulla percezione stessa del paesaggio, che tenta sempre di essere multisensoriale e non solo visiva; alla ricerca di un linguaggio che tenti di unire l’io al mondo, di un’opera che possa tessere fili tra ciò che esperiamo e ciò che tentiamo di rappresentare e di fabbricare. In questa ricerca si fa strada, inoltre, la necessità di trovare un equilibrio tra i vuoti e i pieni: nello spazio – mentale, fisico, urbano e naturale –, nel linguaggio e nella temporalità mutevole dell’immagine.

POMPU è un comune di 237 abitanti della provincia di Oristano. L’area fu abitata in epoca prenuragica, nuragica e romana per la presenza nel territorio di domus de janas e nuraghi. Nel Medioevo appartenne al Giudicato di Arborea, e fece parte della curatoria di Parte Montis. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano